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Tragedia di Upega del 17 ottobre 1944 – Cerimonia di commemorazione

18 Ottobre 2021

Commemorazione Upega 2021

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PROGRAMMA

Ore 10.00 – Raduno ad Upega delle rappresentanze partigiane e delle Autorità

Ore 10.15 – Saluti rappresentanti ISRECIm, A.N.P.I. e F.I.V.L.

Ore 10.30 – Deposizione corona al Cippo

Ore 10.45 – Orazione ufficiale tenuta dalla giornalista Donatella Alfonso

Ore 11.30 – Visita alle lapidi Carnino Superiore e Carnino Inferiore

 

Fischia ancora il vento di Felice Cascione – Raduno interregionale partigiano

31 Luglio 2021
volantinoPROGRAMMA
Ore 09,30:
Raduno ad Alto presso Piazza S. Michele
Ore 10,00:
Deposizione Corona al monumento ai Caduti
AL TERMINE TRASFERIMENTO IN LOCALITA’ MADONNA DEL LAGO
Ore 10,30:
Santa Messa all’aperto, cantata dalla Cantoria di Alto
Ore 11,00:
Saluti del Sindaco del Comune di Alto, Renato Sicca
Saluti di un rappresentante della Sezione ANPI di Leca d’Albenga
Arrivo “Pedalata Resistente 2021”
Orazione tenuta da Daniele La Corte, direttore scientifico dell’Istituto Storico della Resistenza di Imperia
 
Al termine della cerimonia chi desidererà pranzare potrà farlo nei ristoranti del paese convenzionati che per l’occasione offriranno il “menù del partigiano”.
Per prenotazioni, contattare direttamente i locali ai seguenti recapiti:
“Olio del Casale” – T. 335.6862222
“Osteria del Castello” – T. 366.8717984
 
IN PAESE:
– mostra fotografica permanente sulla Resistenza e a ricordo delle commemorazioni passate, a cura di Pino Ghisalberti
– visite gratuite con accompagnatore al Castello dei Conti Cepollini – Ingressi ore 15,00 e 18,00

Addio dell’ANPI Imperia a Francesco Brilla, figura storica della memoria antifascista nel ponente ligure

21 Luglio 2021

A poche settimane dalla scomparsa della sua amata Santina ci ha lasciati Francesco Brilla, vicepresidente della sezione “Silvio Bonfante” di Imperia Oneglia, instancabile pilastro delle commemorazioni della battaglia di Montegrande e memorabile animatore del Museo della Resistenza di Carpasio, all’interno del quale incantava da diversi anni le scolaresche provenienti dagli istituti di tutta la provincia.

Per motivi anagrafici Brilla non fu mai un partigiano in prima persona ma la sua intera vita è stata incentrata sugli insegnamenti e i valori della Resistenza, sempre proiettata a tramandarne il ricordo alle nuove generazioni.

Francesco BrillaUgo Mela, presidente della sezione “Silvio Bonfante” di Imperia Oneglia, lo ricorda così:

Francesco ha vissuto sempre di pane e Resistenza. A contatto con i partigiani dai quali ha imparato il modo di ragionare e il suo essere fermo negli ideali, che lo hanno seguito per tutta la vita. Brilla aveva un carattere rude, molto coriaceo, ma allo stesso tempo era una di quelle persone che sotto la scorza di personaggio duro e scontroso aveva una generosità e una bontà d’animo ai massimi livelli. Queste caratteristiche gli hanno permesso di trasferire a tutti coloro che sono venuti in contatto con lui, compresi i giovani, quegli ideali che lo caratterizzavano.

Brilla era l’accompagnatore di giovani e meno giovani all’interno del Museo, nel quale raccontava la storia che sta dietro a quegli oggetti, fotografie e lettere che sono lì esposti. Un’opera di divulgazione che portava avanti con una passione e un calore capace di commuovere tutti. Nella semplicità con cui parlava emergeva la sua partecipazione profonda che lo legava a questi eventi e a queste storie. Brilla sapeva indicare cose di cui era a conoscenza solo chi aveva vissuto a contatto dei partigiani non durante la guerra, ma per tutta la vita.

Ripeto, Brilla era uno con un carattere duro e deciso che spesso ci ha anche portato allo scontro ma un conflitto nel quale ciascuno esprimeva la sua posizione, magari anche in termini molto decisi, e poi si trovava una sintesi. Ricordo che ancora dieci giorni fa avevamo avuto una discussione durante una riunione, al termine della quale mi si era subito avvicinato con la volontà di trovare una mediazione.

Noi siamo andati avanti vent’anni in questo modo: lui era vicepresidente della sezione, nonostante spesso gli abbia proposto di diventare il presidente, cosa che lui rifiutava. Brilla era dotato di più carisma di me, era conosciuto da più persone, aveva una passione e una conoscenza della Resistenza infinitamente superiori alle mie: nonostante mi fossi offerto di farmi comunque carico degli oneri burocratici che lui detestava, non c’è stato verso di convincerlo: infatti una delle sue caratteristiche era quella di rifiutare il protagonismo“.

Terminato il lockdown, riapre il Museo della Resistenza di Carpasio.

23 Maggio 2020
A far data dal prossimo 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, sarà possibile riprendere le visite al Museo della Resistenza sito in località Costa di Carpasio, con orario di apertura dalle ore 10:00 alle ore 18:00.

In ottemperanza a quanto prescritto dalle autorità competenti, l’ingresso sarà contingentato (2/4 persone alla volta) e tutti i visitatori dovranno obbligatoriamente essere in possesso delle dotazioni di sicurezza.

Per evitare lunghe attese è consigliabile concordare preventivamente l’orario di accesso con la custode. A tal proposito contattare Gabriella al 338-9458616.

Museo della Resistenza

“La scelta – I partigiani raccontano” – Lunedì 4 maggio, ore 20:20

4 Maggio 2020
Il Comitato Provinciale ANPI di Imperia comunica che questa sera, nell’ambito del programma “La scelta – I partigiani raccontano“, in onda su Rai 3 a partire dalle ore 20:20, verrà trasmessa l’intervista a Gustavo Ottolenghi.
 
Il piccolo Gustavo aveva soltanto 11 anni quando il padre, che era stato vicecomandante della Polizia Municipale a Torino ed era stato espulso a causa delle leggi razziali decise, per salvare lui e la madre, di separarsi in diverse formazioni partigiane: se fosse andato tutto bene, si sarebbero incontrati alla fine della guerra a Torino, sotto il monumento al Duca d’Aosta.
 
Quella di Ottolenghi, che oggi vive a Sanremo e ricopre la carica di vicepresidente della sezione ANPI “Gian Cristiano Pesavento, è una delle storie raccolte da Gad Lerner e Laura Gnocchi nel volume intitolato “Noi partigiani. Memoriale della Resistenza italiana“, opera realizzata con il sostegno dell’ANPI e che dà voce agli ultimi combattenti della Resistenza ancora in vita.
 

Noi Partigiani - Memoriale della Resistenza italiana

Anche quest’anno (nonostante tutto): viva il 25 aprile, viva la libertà!

23 Aprile 2020

Il Comitato Provinciale A.N.P.I. di Imperia comunica che, a causa delle disposizioni del Governo volte al contenimento del contagio da Covid-19 e grazie alla preziosa collaborazione fornita in questo delicato momento dall’amministrazione comunale della Città di Imperia, la tradizionale commemorazione dell’anniversario della liberazione dal nazifascismo si terrà alle ore 11,00 di sabato 25 aprile p.v. presso il monumento ai caduti sito in Piazza della Vittoria.

Accanto al Sindaco di Imperia Claudio Scajola, saranno presenti Ugo Mela, vicepresidente del Comitato Provinciale dell’A.N.P.I. – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, in rappresentanza di tutte le sezioni cittadine e Giacomo Raineri, presidente della F.I.V.L. – Federazione Italiana Volontari della Libertà di Imperia.

La cerimonia inizierà con le note del “Silenzio fuori ordinanza” per proseguire con la benedizione e la deposizione della corona d’alloro dinanzi al monumento e si concluderà con il tradizionale “Inno di Mameli“.
Piazza della Vittoria

Un ricordo di Franco Ghiglia a settantacinque anni dal suo assassinio

5 Aprile 2020

Franco Ghiglia era nato ad Imperia il 18 aprile 1926. Fu impiccato dai tedeschi a Pontedassio il 5 aprile 1945. Il coraggio con cui affrontò la tortura e l’abnegazione con cui andò incontro alla propria morte gli valsero la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.

Era entrato giovanissimo nel Distaccamento “Walter Berio” della 4a Brigata Garibaldi della II Divisione “Felice Cascione“. Le sue imprese gli valsero il nome di battaglia di “Gigante“, ma una di queste (avvenuta l’8 gennaio 1945), gli fu fatale. “Gigante” e i suoi si erano scontrati con i nazifascisti nelle vicinanze di Costa d’Oneglia. Due tedeschi erano rimasti sul terreno e i partigiani, prima di allontanarsi, avevano sepolto i due caduti. A quello scontro seguì, dopo una settimana, un massiccio rastrellamento nella zona. Franco Ghiglia e i suoi riuscirono a sganciarsi, ma “Gigante” era stato raggiunto da un proiettile ad una gamba. Costretto all’immobilità e riparato con altri quattro patrioti in un fienile, il 7 marzo il giovane vi fu sorpreso dalle SS. Qualcuno si lasciò sfuggire dell’episodio di due mesi prima e per Ghiglia fu l’inizio tormentoso della fine. Condotto zoppicante, con un altro prigioniero, sul luogo dove erano stati sepolti i due militari tedeschi, “Gigante” e il suo compagno furono costretti a scavare e a riesumare le salme. Con i due corpi in decomposizione sulle spalle, i prigionieri dovettero trasportarli per chilometri sino a un cimitero. Qui, sfiniti e continuamente bastonati, i partigiani dovettero scavare due fosse e procedere ad una nuova inumazione. Ma per “Gigante” non era ancora finita: per tutta la notte il ragazzo fu torturato dal maresciallo delle SS Mayerling, per estorcergli i nomi dei capi partigiani e notizie sulla dislocazione del Comando. Non una parola uscì dalle labbra di Ghiglia che, all’indomani, fu portato in località Cava Rossa. Qui i tedeschi fissarono una corda ad un albero di ulivo e infilarono il collo di “Gigante” nel cappio. Il sottufficiale tedesco si avvicinò al giovane, promettendogli la grazia se avesse parlato. Il ragazzo – come ebbe poi a raccontare un suo compagno, fortunosamente salvatosi dalla forca – fece come un segno di assenso, ma quando il tedesco gli andò a ridosso per sentire che cosa avrebbe detto, Ghiglia gli sputò in faccia. Il cadavere del giovane partigiano fu lasciato penzolare per due giorni dall’ulivo. Dopo la Liberazione, a memoria del fatto, un cippo è stato eretto alla periferia di Castelvecchio di Santa Maria Maggiore, nel luogo dell’impiccagione.

Franco Ghiglia

ANPI Imperia in prima linea, anche in questa inedita battaglia

3 Aprile 2020

Il Comitato Provinciale dell’ANPI di Imperia, davanti alla sfida che la collettività deve oggi fronteggiare, in nome dei princìpi di coesione nazionale e di solidarietà che furono la base della Resistenza, ha offerto, a nome delle sezioni della Provincia, un contributo di 1500 € alla Croce Rossa Provinciale, quale contributo e ringraziamento per l’abnegazione con cui opera tra la popolazione alleviandone il più possibile lo sgomento e la sofferenza in questo tragico momento.

cri.2013

Res(is)tiamo a casa!

11 Marzo 2020

Si avvertono gli iscritti, i simpatizzanti e tutti i cittadini che, per motivi inerenti l’emergenza Coronavirus e in ottemperanza alle recenti disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la nostra sede di Imperia Oneglia in Piazza Dante 4 rimarrà chiusa sino al 3 aprile p.v.

Il confine orientale tra storia e mito

9 Febbraio 2020

Venerdì 14 febbraio 2020 a partire dalle ore 20.30 presso la Biblioteca Civica “L. Lagorio” di Imperia in Piazza De Amicis, 7 si terrà una conferenza pubblica dal titolo: “Il confine orientale tra storia e mito“.

L’evento sarà presentato da Amelia Narciso, Presidente del Coordinamento Provinciale dell’A.N.P.I. con l’introduzione del dott. Mariano Mij e vedrà la partecipazione – in veste di relatrice – della saggista ed editrice Alessandra Kersevan, coordinatrice di “Resistenza Storica” (Studiosi del Confine Orientale della Regione Friuli Venezia Giulia).

Documenti e riflessioni per riportare la controversa questione del confine orientale prima, durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale sul terreno della ricerca storica. Analisi delle fonti che smentiscono l’attuale ricostruzione “ufficiale” dei fatti. Per non rimuovere la coscienza collettiva dei crimini di guerra dello stato italiano fascista contro le popolazioni civili nel teatro bellico jugoslavo.

Un’iniziativa organizzata in collaborazione con il Coordinamento Territoriale di Imperia dell’ARCI, l’Associazione Garabombo, il C.S.A. La Talpa e L’Orologio, Cittadinanza Attiva, il Teatro dell’Attrito e l’Associazione Eppur bisogna andar.Il confine orientale tra storia e mito